Camigliano

La storia di Camigliano è antichissima. Fu certamente abitata dagli etruschi, che dalle aree costiere della maremma seguivano il corso del fiume Ombrone. Divenne poi borgo di una certa importanza in epoca alto medievale, avamposto di Montalcino, di cui condivise la lotta nella difesa della libertà repubblicana alla metà del 16° secolo. Tipica azienda a conduzione mezzadrile Camigliano è stata sempre vocata alla coltivazione della vite e dell’ulivo. Il simbolo di Camigliano, ritrovato in un sigillo del 13° secolo, si ipotizza legato alla corporazione dei camilli, nata ai tempi in cui, sotto Diocleziano, i lavoratori furono organizzati in corporazioni professionali ereditarie. È possibile che un gruppo legato a questa corporazione abbia dato origine al primo insediamento a nord di Roma, e che poi, nei tempi, siano stati tramandati stemma e toponimo. Acquistata dall’imprenditore Walter Ghezzi, appassionato di agricoltura nel 1957, l’azienda venne indirizzata alla produzione dei vini di alta qualità, in particolare del Brunello di Montalcino. Il figlio Gualtiero ha profuso energie nella modernizzazione dell’azienda (530 di cui 90 vitati) e nella valorizzazione dell’ambiente, costruendo la nuova cantina completamente interrata, e recuperando piazze e scorci prospettici e aprendo, con la demolizione della vecchio manufatto, uno splendido panorama sull’alta maremma e le colline metallifere.

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