Passopisciaro Etna Rosso "Passorosso" 2017

Passopisciaro
100% Nerello Mascalese
Il Passorosso di Passopisciaro è un vino rosso rubino luminoso, croccante e minerale, dalle note di agrumi e frutti rossi, che con l’età tende a perdere colore e arricchirsi di aromi di canfora, sandalo e spezie. Vino ottimo da bere adesso, ma che può avere una bella evoluzione se lasciato riposare un po’ di tempo in cantina.
Disponibilità: In magazzino
il passorosso di uve nerello mascalese
Andrea Franchetti è stato uno dei primi produttori ad arrivare sull’Etna nel 2000. Qui, sul versante nord, ha trovato antichi vigneti semiabbandonati, tutti ta i 70 e i 100 anni di età, allevati ad alberello, e ha potuto scegliersi una buona selezione di vecchi vigneti sparsi sulle pendici della montagna a diverse quote di altezza comprese tra i 550m e i 1000m s.l.m. Le uve di Nerello Mascalese usate per il Passorosso provengono dalle Contrade di Malpasso, Guardiola, Santo Spirito, Favazza e Arcuria. In generale le Contrade più alte giacciono su terreni più ghiaiosi a grana più grossa, mentre quelle più basse su terreni più fini e profondi composti da colate laviche più antiche, ormai ossidate e ridotte a polvere di lava. Il Passorosso, che fino a poco tempo fa si chiamava Passopisciaro, è composto da un assemblaggio di uve di Nerello Mascalese provenienti da diversi vigneti situati a quote diverse. Questo vino concentra le caratteristiche di diversi terroir in un unica bottiglia per offrire un idea globale di un territorio. Il vino viene affinato in grandi botti di rovere per 18 mesi e poi imbottigliato senza essere filtrato.
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La zona di produzione e trasformazione delle uve per l’ottenimento dei vini Terre Siciliane IGT comprende l’intero territorio amministrativo della regione Sicilia. L'indicazione geografica tipica Terre Siciliane IGP è riservata a un'ampia varietà di vini bianchi, rossi e rosati, anche frizzanti, passiti, spumanti e liquorosi oltre a una serie di vini con la specifica del corrispondente vitigno, tutti prodotti in Sicilia. Una curiosità di carattere storico: durante il dominio dei Musulmani (827-1061), nonostante l'espresso divieto di consumare alcolici del Corano sull'Isola venivano coltivate le uve da mensa. Proprio a Pantelleria fu introdotto il vitigno Zebib che oggi è conosciuto come Zibibbo o Moscato di Alessandria, tratto proprio dal Capo Zebib in Africa di fronte l'isola di Pantelleria (B. Pastena 1970).
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Passopisciaro è un’azienda creata nel 2000, ma è sostenuta dall'esperienza pluriennale di Andrea Franchetti, proprietario della tenuta toscana di Trinoro. Egli, intuendo le potenzialità del terreno lavico, decise di sviluppare l'attività vitivinicola nella zona dell’Etna, acquistandovi circa 40 ettari di terra e distribuendo le vigne su sei contrade diverse. La nuova Cantina impianta Cabernet, Merlot, Cesanese e Petit Verdot, ma Andrea Franchetti, che sta restaurando la villa patronale in cui ha deciso di trasferirsi, ridà vigore soprattutto alla produzione del Nerello Mascalese, un vecchio vitigno autoctono, ma nel contempo non disdegna di sperimentare nuovi impianti di vitigni internazionali quali il Viognier e il Pinot Noir. Fra tutti questi vitigni, però, spicca particolarmente il Nerello Mascalese, che, complice l'annata favolosa del 2004, ha raggiunto una grande notorietà. Vedi l'azienda >
Azienda | Passopisciaro |
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Regione | Sicilia |
Denominazione | Terre Siciliane IGP |
Tipologia | Rosso fermo |
Annata | 2017 |
Formato | 0,75L |
Uvaggio | 100% Nerello Mascalese |
Maturazione | 18 mesi in botti di rovere |
Affinamento | - |
Produzione annua | - |
Gradazione | 14,00% in volume |
Colore | Rosso rubino |
Profumo | Piacevoli note fruttate e speziate, con un finale di sottobosco |
Sapore | Sapido, elegante, morbido, di bella persistenza |
Temperatura di servizio | 18-20 °C |
Note | - |